sabato, 19 Aprile 2025

Albachiara – Vivere una favola

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E’ stato un traguardo agognato, perseguito per anni con ambizione, un sogno ricorrente quella Serie A1 che ti ufficializza tra le migliori. Ebbene, ci siamo, il sogno di Albachiara si è avverato: da un tensostruttura verde in una località sperduta in provincia di Lucca dove tutto ebbe inizio nel 2011 alla massima serie.

Già perchè a Osimo si è scritta la storia di Albachiara: che dire, solo tantissimi complimenti a questa società capace anche di aggregare persone e generare amicizie .
Nel 2017 , a soli sei anni dalla nascita salito il primo gradino della Serie B. Eravamo a Pisa .

E poi nel 2022 arrivata la promozioni in Serie A2 , dalla Serie C  in due anni.

 

Corsa al galoppo quella di Albachiara arrivata al traguardo della Serie A1 , ma c’è da essere certi che il meglio deve ancora arrivare e che la massima categoria non sarà certo un punto d’arrivo. Crescita personale importante di Elisa Quilici chiamata l’estate scorsa nello staff tecnico della Nazionale  a Follonica e qualità e originalità degli esercizi montati alle sue ginnaste riconosciute da tutti.

Ecco le sue parole:

Siamo profondamente emozionate. Questo risultato per noi è molto più di una vittoria: è la realizzazione di un sogno coltivato con amore, sacrificio e tenacia, da tantissimo tempo.
Il nostro è stato un viaggio lungo, a volte faticoso, ma sempre spinto dalla passione. E oggi, più che mai, sentiamo il bisogno di voltare lo sguardo indietro e dire grazie. Grazie a tutte le ex ginnaste che hanno fatto parte della nostra storia, e ai genitori che dal 2011 ci sono stati accanto: senza di loro, tutto questo non sarebbe stato possibile. Sono le nostre radici, le fondamenta solide su cui si è costruito questo traguardo.

Questo campionato è stato qualcosa di speciale, quasi magico. Lo abbiamo vissuto fino all’ultimo secondo dell’ultimo esercizio, trattenendo il fiato insieme alle ragazze. Per tre lunghi mesi abbiamo fatto di tutto per sostenerle, per metterle nelle condizioni di tirar fuori la parte più bella, più autentica di sé. Le abbiamo incoraggiate, abbracciate nei momenti difficili, e poi ci siamo affidate a loro, così come loro si sono affidate a noi. È stato un legame profondo, vero.

Le tre prove – Chieti, Forlì e la finale a Osimo – sono state, una dopo l’altra, un crescendo di emozioni. Perfette, travolgenti. E noi non possiamo che essere orgogliose, felici, piene di gratitudine verso queste ragazze meravigliose, che hanno saputo unire tecnica e cuore, disciplina e anima.

Ognuna di loro è stata insostituibile: da Giulia Maria Grazia Giusti, il nostro capitana, che ha avuto il coraggio e la forza di rompere il ghiaccio a Chieti con il suo cerchio, aprendo la strada a tutte. Alessia Rigato, il nostro pilastro, la guida solida che ha trascinato la squadra per tre prove con grinta e dolcezza. Le nostre stelle amate dal pubblico, Alyssa Tontini e Lisa Berchiolli, che con la loro energia riescono ogni volta a far vibrare i palazzetti e infine Alice Ricci, la più piccola, ma con un cuore enorme, capace di dare il meglio proprio quando tutto sembra più difficile.

E poi c’è Raffaella Donati, che ha vissuto questo campionato da riserva, ma con un’anima da protagonista. Sempre pronta, sempre presente, ci ha dato quella sicurezza che fa la differenza. È stato un pezzo fondamentale del nostro equilibrio.

Ma forse il momento più toccante, come allenatrice e come persona, è stato vederle entrare in pedana nel momento decisivo. Serenissime. Unite. Piene di voglia, di determinazione. E sono riuscite a fare la loro gara migliore nel momento più importante. Non c’è niente, davvero niente, di più bello.

Il ricordo che porterò sempre nel cuore è quello dell’ultima nota dell’ultimo esercizio a Osimo. In quel respiro spezzato dal pianto, nell’abbraccio con mia sorella – che è il mio tutto – ho capito che anche noi avevamo realizzato il nostro sogno. È stato un momento che non dimenticherò mai.

 

Vogliamo ringraziare con tutto il cuore la nostra ginnasta straniera, Takhmina Ikromova , e la sua meravigliosa allenatrice Liliya Vlasova.
Anche se non erano fisicamente con noi nella terza prova, il loro supporto, la loro tecnica e il loro affetto ci hanno accompagnato ogni giorno. È stato un onore crescere insieme a loro in questi due anni.

Un grazie speciale al nostro presidente, Massimo Quilici, per aver sempre creduto in noi e per averci dato tutto ciò di cui avevamo bisogno per lavorare con serenità. Grazie alle nostre preziose allenatrici Agnese Rugani e Jessica Martinelli, che lavorano dietro le quinte con dedizione instancabile, e a Margherita Quilici, che ha messo il suo talento comunicativo al servizio di tutti noi.

Un grazie immenso a tutti i genitori che ci hanno seguito, sostenuto, e creduto in noi anche nei momenti in cui noi, da allenatrici, avevamo paura di non farcela. Il loro supporto è stato la nostra forza.

Un ringraziamento speciale alla mia mamma, Antonella Nottoli. Dal 2011 ad oggi non ci ha mai lasciate sole. È sempre stata lì, per tutto e in ogni momento.

E infine, la dedica più sentita è per il nostro amato Francesco, che ci ha tifato e incoraggiato da lassù. E per tutti i nonni, che sono i primi a credere nei nostri sogni quando siamo bambini e restano per sempre i motori silenziosi della nostra crescita. “

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